La Presidente Quaresmini: “È necessario intervenire, per garantire concorrenza e pluralismo e tutelare i negozi italiani, anche questi un patrimonio del Made in Italy”
A un mese dal Natale la corsa per l’acquisto dei regali da mettere sotto l’albero è iniziata. La stragrande maggioranza degli italiani, circa il 74%, ha deciso che sfrutterà il Black Friday di domani, venerdì 24 novembre, per comprare i doni. Quasi un italiano su due – il 45% – ha già previsto di approfittare della giornata di sconti di venerdì 24 novembre, prevedendo di compiere uno o più acquisti. E a questi si aggiunge un ulteriore 40% che ritiene probabile l’acquisto, anche se finalizzerà la decisione in base alle offerte. Che, anche quest’anno, non saranno un’esclusiva online: saranno infatti circa 200mila imprese del commercio di vicinato a livello nazionale che aderiranno all’evento promozionale. La sfida con l’online, però, è in salita: sette consumatori su dieci sono già orientati a comprare su una piattaforma di eCommerce. Le promozioni continue, tuttavia, mettono a rischio il pluralismo della distribuzione commerciale. Servono perciò regole che intervengano per equilibrare il fenomeno.
Anche nel Bresciano, così come accadrà per il nazionale, aderirà al «Venerdì nero» un negozio su tre, vale a dire 2.800 esercizi commerciali sulle 9.950 attività di vicinato complessive. Il dato non comprende i negozi che vendono generi alimentari, generalmente non interessati da questa tipologia di sconti.
La novità rispetto agli anni scorsi è rappresentata dalla tipologia di merce più richiesta in occasione del Venerdì nero. «Il settore abbigliamento e calzature quest’anno è in cima alla classifica delle richieste – spiega Francesca Guzzardi, presidente della Federazione italiana settore moda per Confesercenti della Lombardia Orientale -. Siamo in presenza di un dato nuovo, perché in linea generale il Black Friday è sempre stato attrattivo per quello che riguarda i prodotti dell’informatica, elettrodomestici e via dicendo». Non si tratta di una novità casuale: «Abbiamo infatti avuto un ritardo nella stagione – prosegue Guzzardi -, perciò è chiaro che oggi per il cliente possa rappresentare una occasione avere degli sconti su capi di abbigliamento e calzature». Quello può essere un vantaggio per il cliente, non è però detto che giovi al negozio di vicinato dal momento che, a differenza di una piattaforma di commercio online, il piccolo commerciante è gravato da oneri maggiori e ha una minore marginalità. Per questo motivo, secondo Guzzardi, dovrebbe essere fatta una regolamentazione ad hoc.
«A furia di mesi neri e promozioni anticipate, il commercio fisico rischia un dicembre in rosso – commenta Barbara Quaresmini, presidente di Confesercenti della Lombardia Orientale -. Le promozioni autunnali, dal Black Friday al Black Month, sono nate come strumento di marketing delle piattaforme online. La tradizione del venerdì nero nata negli Stati Uniti, è stata importata nei paesi europei dai grandi player dell’eCommerce proprio con l’obiettivo di anticipare le vendite di Natale: un aspetto di grande importanza per il commercio online, che a causa dei tempi di spedizione si trova in svantaggio rispetto alla rete fisica nei giorni immediatamente precedenti al Natale. La rete delle piccole imprese del commercio non si tira indietro dalla competizione, ma i negozi reali sono sfavoriti, anche per i maggiori oneri fiscali e costi che sostengono rispetto al web, e che riducono i margini per le offerte. È necessario intervenire, per garantire concorrenza e pluralismo e tutelare i negozi italiani, anche questi un patrimonio del Made in Italy».
Di seguito dati e considerazioni di Confesercenti sulla base del tradizionale sondaggio sul Black Friday condotto con IPSOS su un panel di consumatori italiani e integrato con una survey alle imprese proprie associate.
Quanto si spende. In media i consumatori dedicheranno al Black Friday un budget di 216,8 euro, con una previsione più alta nelle regioni del centro (256 euro) e più bassa nelle regioni del sud, isole escluse (181 euro). A spendere di più saranno gli uomini: la previsione è di 246 euro, contro i 190 euro circa delle donne. Tra le fasce d’età, invece, l’investimento più alto nella giornata di sconti si rileva tra i 35 ed i 65 anni (228 euro), anche se le persone tra i 18-34 presentano un tasso di partecipazione più alto: il 50% dei più giovani ha infatti già deciso di comprare durante il Black Friday, contro il 43% dei più grandi. La maggior parte assoluta degli acquisti sarà concentrata nella giornata di domani; il 70% degli intervistati, però, ha già approfittato delle promozioni che hanno preceduto il 24 novembre, nella metà dei casi con più di un acquisto.
Cosa si compra. Quest’anno il Black Friday sarà all’insegna della moda: il 49% si dichiara interessato all’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature o accessori, una quota superiore – per la prima volta dall’inizio delle nostre rilevazioni – a quella orientata verso un prodotto informatico o elettronica (47%). Al terzo posto tra i prodotti più ricercati questo Black Friday, prodotti per la bellezza e la cura della persona, indicati dal 34%. Seguono elettrodomestici (29%), libri (24%), giocattoli (21%) e mobili e prodotti per la casa (18%).
Anticipo di Natale. La maggior parte assoluta dei consumatori – il 74% – utilizzerà l’occasione del Black Friday per ‘anticipare’ l’acquisto dei regali da mettere sotto l’albero. Il 22% dichiara di aver intenzione di comprare domani più del 50% dei doni previsti per Natale, il 31% tra il 25 ed il 50%, il 21% solo qualche dono.
Dove si compra. A fare la parte del leone, questo venerdì nero, saranno le piattaforme di eCommerce come Amazon, Shein, eBay, su cui si orienterà il 71% degli intenzionati ad acquistare; il 27% comprerà sul sito di una grande catena multimarca e il 21% sempre online, ma direttamente dal produttore. Più indietro il retail fisico: i negozi reali più scelti sono quelli multimarca (indicati dal 27% degli intervistati), seguiti dai negozi monomarca (20%), il 14% in un supermercato, l’11% in un negozio di vicinato.
I negozi di vicinato. Nonostante la caratterizzazione sempre più ‘online’ dell’evento, comunque, l’adesione dei negozi di vicinato resta alta in tutta Italia, sebbene minore rispetto allo scorso anno: secondo le nostre stime quest’anno aderiranno 195mila negozi circa, contro i 235mila dello scorso anno. A sposare il venerdì nero è poco meno di un negozio su tre (28%): il 13% solo per la giornata di venerdì, mentre il 9% ha aderito anche alla Black Week per tutta la settimana, e il 6% ha addirittura sposato il Black Month, partendo con gli sconti ad inizio novembre. Tra i negozianti che continuano a dire no alla giornata di sconti, quasi la metà (il 49%) rifiuta di aderire all’evento soprattutto perché non gli sembra adatto alla propria attività; mentre il 31% ritiene che l’eccesso di promozioni sia controproducente per il settore.
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