La Direttrice Alvisi: “Indicazioni fuorvianti che creano ulteriori danni ai commercianti. Serve segnaletica chiara”
Confesercenti Arezzo torna sul tema del cantiere immobile di via Fiorentina. Questa volta intende sensibilizzare l’amministrazione comunale ad una chiara comunicazione che serva per far passare il messaggio che Via Fiorentina e via Marco Perennio sono comunque accessibili e che indichi la strada da seguire per accedere alla strada e alle attività.
“Tra i negozi di via Fiorentina e via Marco Perennio” ricorda la direttrice Alvisi “in queste settimane c’è stato il deserto a causa di un cantiere aperto ma fermo. L’unica cosa che è stata fatta è quella di indicare con cartelli gialli che la strada è chiusa creando ancor più confusione e allontanando ulteriormente gli automobilisti dalla zona e conseguentemente svuotando i negozi dalla clientela”.
Confesercenti aveva chiesto un’idonea cartellonistica per segnalare come accedere alla zona ma fino ad oggi non è stata installata. Ed adesso quindi rilancia la necessità di indicare fin dal raccordo come raggiungere la zona di via Fiorentina e via Marco Perennio. “Servono cartelli da installare per esempio sul raccordo per indicare come raggiungere via Fiorentina percorrendo una strada alternativa che dallo snodo del raccordo urbano porta verso via Marco Perennio e via Fiorentina oltre ad altri percorsi che solo con una concertazione preventiva con l’amministrazione avremmo potuto concordare nell’interesse di chi lavora nella zona”. E così non è stato. “Il Comune” ribatte Alvisi “si è limitato a segnalare la chiusura. Contribuendo ad allontanare ancora di più le auto dalla zona. Nessun cartello è stato issato ai lati delle carreggiate per indicare strade alternative per raggiungerla. Confesercenti ritiene che non indicare strade alternative sia il segnale della scarsa attenzione che l’amministrazione riserva ai commercianti danneggiati da una scelta che riteniamo sbagliata”.
Oltre alla cartellonistica adeguata Confesercenti chiede un’idonea campagna informativa di comunicazione sui sociale, su televisioni locali, web e quotidiani. “Comunicazioni corrette e tempestive” aggiunge Alvisi “permetterebbero di limitare i danni economici alle attività. Purtroppo registriamo che ogni proposta suggerita all’amministrazione è sempre ‘inaccettabile’. Abbiamo chiesto lo spostamento del periodo del cantiere e ci è stato risposto detto che non è possibile. Anche l’eventuale riduzione della Tari per il disservizio legato all’eliminazione dei cassonetti per lasciare spazio al cantiere – e non riposizionati in altra zona creando quindi disagi per il conferimento dei rifiuti e non sappiamo fino a quando – non è possibile. Nessuna risposta da parte del Comune sui ristori che continuiamo a chiedere a gran voce. Secco no ricevuto nella richiesta di un filo diretto con il Comune per sapere l’avanzamento dello stato dei lavori e delle varie fasi”. E ancora una nuova richiesta. “Credo che oggi, più di due settimane fa” conclude Alvisi “serva sedersi intorno a un tavolo per esaminare tanti aspetti, ma sinceramente non vediamo disponibilità da parte del Comune nel darci risposte tempestive. Quelle che chiedono i commercianti che rappresentiamo. Concittadini che stanno attraversando un momento buio a causa, a nostro avviso, della mancanza di organizzazione e programmazione di un cantiere atteso da decenni e improvvisato dall’oggi al domani nel periodo peggiore e senza nessun preavviso e confronto. Allestire un cantiere in via Fiorentina limitandone l’accesso e non lavorarci giorno notte lo troviamo una vera assurdità che penalizza il commercio e umilia chi lavora in un’arteria commerciale storica”.
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